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Il ritorno del piccolo formato nella ceramica

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Il grande revival delle piastrelle piccole formato nella ceramica

Gres24 nasce come e-commerce per vendere piastrelle on-line. Ci troviamo a confrontarci con tantissime realtà presenti sul mercato da tempo e ne siamo ben consapevoli. Tuttavia, esiste una linea di mercato con poche proposte per il cliente, ovvero quella delle piastrelle piccole o in piccolo formato. Gres24, specializzato in piastrelle di piccolo formato, si dedica a colmare questa lacuna, offrendo soluzioni uniche e di qualità per soddisfare ogni esigenza. Da qui, il nostro desiderio di concentrarci sui piccoli formati del mondo ceramico.

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Innovazione e Creatività nell’Arredamento

Con l’avvento delle lastre di grande formato 10/15 anni fa, prima nel comprensorio Sassolese poi nel resto del mondo, si pensa che per piccolo formato si intenda un normalissimo 60×120 cm o 60×60 cm. Invece, quello che noi presentiamo come piccolo formato, sono formati di punta, come: 7.5×15 cm, 10×20 cm, 13.2×13.2 cm, 6.5×20 cm e non solo, praticamente tutti i formati sotto al 30×30 cm. Gres24: Specializzato in piastrelle di piccolo formato, offre una vasta gamma di colori e formati, vanno a soddisfare una richiesta che, da molto tempo, non riusciva a trovare riscontro per l’arredamento delle nostre case. Questo ritorno al piccolo formato ha permesso a designer, architetti, progettisti e anche a privati di poter tornare nuovamente a giocare con la fantasia nell‘arredare le proprie case o quelle dei propri clienti. Questo ritorno è stato sicuramente sotto gli occhi di tutti gli addetti ai lavori, già a partire dal Cersaie 2023 e poi trovando l’indiscutibile conferma nel Cersaie 2024. Si è notato come tutte le piccole, medie e grandi imprese di qualsiasi latitudine abbiano inserito nella loro gamma i piccoli formati sopracitati, investendo tanta ricerca in varietà di effetti, giocando con strutture e graniglie, e profondità di colore

Versatilità e Maestria nel Piccolo Formato

Il piccolo formato offre una ricca varietà di colori, superfici e strutture, ottenute dall’utilizzo di diverse materie prime, come il gres porcellanato o la pasta bianca, che li rendono adatti sia a pavimentazione interna che esterna e di conseguenza, anche a qualsiasi tipologia di rivestimento da interno che da esterno. Questi impasti di materia prima sono pressati uno ad uno; grazie alle infinite tipologie di stampi disponibili si possono personalizzare dimensione e superficie arrivando ad ottenere anche forme tridimensionali e soluzioni estetiche impossibili da ritrovare nei formati classici.

Negli ultimi decenni la proposta cromatica del mondo ceramico si è un po’ fossilizzata su pavimenti e rivestimenti con colorazioni dal beige alle tonalità del grigio ma, con il ritorno oggi del piccolo formato decorativo, la scala RAL è stata riprodotta in ogni sua sfumatura di colore. Grazie a queste nuove tendenze ci troviamo oggi a poter ammirare progetti di architetti che hanno saputo rivalorizzare vecchie strutture e rendere così un angolo della città, che prima era grigio, un punto d’interesse da fotografare per il suo stile moderno e contemporaneo.

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La bravura dello specialista è il saper abbinare queste forme geometriche di formato ridotto a lastre ceramiche di dimensioni extra, in modo da formare ambienti dinamici che non stanchino nel lungo periodo e, allo stesso tempo, non risultino anonimi alla fine della posa.

Il Piccolo Formato: Le Fughe Come Elemento di Design

Uno dei motivi che aveva spinto ad investire sul grande formato era, senza dubbio, la ricerca ossessiva di eliminare le fughe all’interno di docce, retro cucina o pareti a vista decorative. Ma quello che un tempo era considerato un handicap del piccolo formato, e cioè la moltitudine di fughe che si generano, è diventato oggi un punto di forza. Questo grazie al lavoro dei laboratori di ricerca e sviluppo che hanno studiato soluzioni come fughe epossidiche colorate. Quest’ultime hanno il vantaggio di non subire variazioni con il passare del tempo e, come secondo aspetto, ma non meno importante, danno la possibilità di poter decorare ulteriormente la parete rendendola unica e personalizzabile. Basta rivolgersi a una qualsiasi azienda specializzata nella posa di piastrelle per notare che, con il passare degli anni, ha dato la possibilità ai posatori di scegliere fra una gamma di colori sempre più vasta.

L’importanza del colore delle fughe in abbinamento al pavimento o al rivestimento scelti contribuisce in modo determinante al risultato estetico dell’ambiente. Una scelta sbagliata di abbinamento colori o una realizzazione frettolosa e mal gestita per dimensioni di fuga o qualità di stesura stucco possono rendere il pavimento/rivestimento realizzato non gradevole nonostante l’utilizzo delle piastrelle più adatte all’ambiente e qualitativamente perfette.

Non esistono norme o decaloghi da seguire, ma sicuramente dei piccoli consigli che ti permetteranno di raggiungere quel risultato estetico che stai provando a realizzare.

Le piastrelle ceramiche hanno un assorbimento praticamente nullo, lo stesso non si può dire delle fughe quindi come prima cosa consigliamo di non utilizzare fughe chiare soprattutto negli ambienti molto esposti allo sporco tipo cucine o ingressi che danno direttamente sul giardino.

Per le piastrelle effetto cemento, effetto pietra ed effetto resina consigliamo di utilizzare la fuga tono su tono per rendere la fuga impercettibile andando comunque ad utilizzare un tono più chiaro rispetto ad un tono più scuro nel caso non si trovi il colore identico al materiale posato.

Per quanto riguarda l’effetto legno, il nostro SPC, è nato per essere posato senza fuga e per questo tipo di pavimento non servirà nessun tipo di stucco. Invece per un effetto legno ceramico tradizionale, per ottenere un effetto naturale, consigliamo fughe il più sottili possibile e un colore il più possibile vicino a quello della piastrella.

Come dicevamo non esistono manuali per scegliere l’abbinamento migliore ma servirà buon gusto e tanto ricerca fotografica per capire lo stile e l’accostamento colori adatti per il nostro ambiente.

La Pulizia di Fine Cantiere: Essenziale per Piastrelle di Piccolo Formato

Anche le piastrelle di piccolo formato, sia da pavimento che da rivestimento, richiedono una corretta pulizia di fine cantiere e una manutenzione periodica. Spesso, questa fase viene sottovalutata o addirittura omessa per mancanza di tempo, ma è un passaggio fondamentale per garantire la bellezza e la durata delle superfici in ceramica.

Cosa Si Intende per Pulizia di Fine Cantiere?

La pulizia di fine cantiere consiste nella rimozione dei residui di colla, stucco e polvere accumulati durante la posa delle piastrelle. Senza questa operazione, il materiale può aderire in modo permanente alle superfici, rendendo successivamente più difficoltosa la manutenzione e compromettendo l’estetica delle piastrelle.

I Passaggi Fondamentali della Pulizia Post-Posa

  1. Rimozione degli eccessi di stucco durante la posa:
    Un posatore esperto lavora su piccole aree (3-4 mq alla volta), eliminando subito lo stucco in eccesso con una spugna imbevuta d’acqua, evitando che si secchi e diventi difficile da rimuovere.
  2. Lavaggio acido finale:
    A lavori conclusi, è essenziale utilizzare prodotti specifici consigliati dai principali produttori, come:
    • Keranet (Mapei)
    • Deterdek (Fila)
      Questi prodotti permettono di eliminare definitivamente qualsiasi residuo. Ricorda di seguire le indicazioni tecniche fornite dai produttori per ottenere risultati ottimali.
  3. Manutenzione delle fughe:
    Per le piastrelle con stucchi cementizi, il trattamento va eseguito entro 4-6 giorni dalla posa. Gli stucchi epossidici, invece, devono essere rimossi immediatamente, poiché si induriscono in pochi minuti.

Perché la Pulizia di Fine Cantiere È Importante?

Oltre a migliorare l’estetica e la pulizia quotidiana, questo procedimento:

  • Previene aloni e macchie persistenti.
  • Facilita la manutenzione delle superfici nel tempo.
  • Evita problemi legati a residui difficili da rimuovere.

Prodotti Consigliati per Piastrelle di Piccolo Formato

Le piastrelle di piccolo formato, grazie ai prodotti di aziende leader come Fila Solutions o Mapei, possono essere mantenute con facilità. La loro ricerca ha reso la gestione delle fughe semplice e veloce, eliminando ogni preoccupazione per i proprietari.

Conclusione: Il Piccolo Formato per Uno Stile Unico e Versatile

La bellezza del piccolo formato sta nel potersi adattare a qualsiasi richiesta o necessità che il professionista è chiamato a soddisfare. È sotto gli occhi di tutti come, ad esempio, un qualsiasi bistrò, tavola calda o locale di lusso di una città alla massima avanguardia, come New York, presenti spesso pareti personalizzate con mattoncini, esagone, muretti dalle molteplici sfumature di colori. Allo stesso modo, quando si entra in una cascina, B&B o ristorante stellato, è facile imbattersi in pareti arredate grazie all’uso di questi prodotti dal design unico e accattivante. Gres24, specializzato in piastrelle di piccolo formato, offre soluzioni che consentono di portare questo trend anche nelle abitazioni private. Quindi perché non riproporre anche in una casa privata questo trend di “accent wall” fatto dai piccoli formati? La creatività nel posare la ceramica non deve fermarsi all’interno della doccia ma può spostarsi anche nella zona living per creare case uniche.

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